Deposito legale dei libri: cosa è e a cosa serve

Deposito legale dei libri: cosa è e a cosa serve

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Hai mai sentito parlare del deposito legale dei libri? Questa antica pratica, fondamentale per la conservazione del patrimonio culturale di una nazione, assicura che le pubblicazioni siano preservate per le generazioni future. Scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono le persone e le istituzioni coinvolte e perché è così importante.

Cos’è il deposito legale e quali sono i suoi obiettivi

Deposito legale: con questo nome così formale e altisonante può sembrare qualcosa di complicatissimo. In realtà, il concetto di base è semplicissimo: il deposito legale è una disposizione legislativa che obbliga gli editori, gli autori o i produttori di libri (e altri documenti stampati) a inviare una o più copie di ogni pubblicazione alle biblioteche designate.

Nata nel XVI secolo in Francia, la pratica del deposito legale si è diffusa in moltissimi paesi con l’obiettivo di:

  • Preservare il materiale culturale per il futuro.
  • Consentire un facile accesso alla conoscenza per ricercatori e studenti.
  • Compilare una bibliografia nazionale completa e aggiornata.

Come funziona il deposito legale dei libri

Nonostante la sua semplicità alla base, il funzionamento del deposito legale dei libri è un processo strutturato e complesso che coinvolge diverse parti e segue specifiche procedure normative.

Il meccanismo di deposito legale può presentare delle variazioni da un paese all’altro, adattandosi a specifiche normative locali e ad eventuali necessità culturali. Ecco una panoramica generale sugli attori del deposito legale di libri.

Chi è tenuto a depositare

  • Editori: le case editrici, grandi o piccole, sono generalmente tenute a inviare copie delle loro pubblicazioni alle biblioteche designate. Questo include tutto ciò che viene pubblicato sotto il loro brand.
  • Tipografi: in alcuni paesi, i tipografi o le stamperie possono essere responsabili del deposito delle copie di ciò che stampano, specialmente in quei contesti dove l’editore non è chiaramente identificabile.
  • Autori auto-pubblicati: gli scrittori che decidono di pubblicare le loro opere indipendentemente, senza quindi l’intermediazione di un editore tradizionale, sono anch’essi responsabili del deposito legale delle loro pubblicazioni.

Documenti coinvolti

  • Libri: ogni tipo di libro, inclusi quelli di narrativa, saggistica, manuali, libri di testo, e altri, devono essere depositati.
  • Giornali e riviste: pubblicazioni periodiche come giornali e riviste sono anch’esse soggette al deposito legale, garantendo la conservazione di tutte le edizioni.
  • Opere digitali: a causa dell’avanzare della tecnologia, anche i materiali pubblicati in formati digitali, come e-book, pubblicazioni online e altre risorse digitali simili, rientrano nel campo di applicazione del deposito legale.

Istituzioni responsabili

  • Biblioteche nazionali: queste istituzioni sono spesso il centro del sistema di deposito legale, incaricate di raccogliere, catalogare e conservare le pubblicazioni per l’accesso pubblico e la ricerca. La biblioteca nazionale di un paese spesso riceve le copie di tutte le pubblicazioni prodotte.
  • Altre biblioteche designate: oltre alle biblioteche nazionali, ci possono essere altri tipi di biblioteche designate per la ricezione delle copie di deposito. Questo può includere, ad esempio, biblioteche universitarie o regionali, ciascuna con specifici ambiti di specializzazione.

L’importanza del deposito legale per la società

Il deposito legale non solo garantisce che le pubblicazioni non rischino di andare perdute, ma svolge anche un ruolo fondamentale nell’educazione e nella ricerca.

Il primo e più evidente beneficio del deposito legale è la conservazione del patrimonio culturale. Ogni libro, rivista, documento o opera digitale depositata diventa parte di un archivio nazionale, custodito con cura per garantire la sua sopravvivenza attraverso la storia. Questo permette alle future generazioni di accedere a materiali e documenti che altrimenti potrebbero correre il rischio di andare perduti (com’è già successo diverse volte in passato).

Il deposito legale democratizza l’accesso all’informazione. Biblioteche e archivi nazionali rendono disponibili le opere depositate a studenti, ricercatori e al pubblico generale, facilitando un accesso equo alla conoscenza, per consentire a chiunque di informarsi e partecipare attivamente alla vita culturale del paese, a prescindere dalla sua condizione sociale.

Le collezioni create attraverso il deposito legale sono risorse inestimabili per la ricerca in tutti i campi del sapere. Ricercatori e accademici si affidano a questi archivi per apprendere e migliorare il mondo. La disponibilità di un archivio così ampio e diversificato stimola la ricerca interdisciplinare e approfondimenti che possono portare a nuove scoperte e conoscenze.

Infine, il deposito legale permette alle società di riflettere sulla propria storia, creando una memoria collettiva di grande importanza. Le pubblicazioni di ogni epoca riflettono le preoccupazioni, gli interessi e i valori del tempo in cui sono state create. Preservando queste opere, le biblioteche depositarie offrono una finestra sul passato, essenziale per comprendere chi siamo e da dove veniamo.

Anche la nostra casa editrice condivide gli obiettivi del deposito legale

Anche la nostra casa editrice a Bergamo, invia regolarmente copie dei libri che pubblica alla Biblioteca Civica Angelo Maj di Bergamo e alla Biblioteca Nazionale di Firenze per il deposito legale dei libri.

Il nostro obiettivo è contribuire alla conservazione del nostro prezioso patrimonio culturale, nel pieno rispetto delle normative.

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