Nel suo libro “Introduzione al liberalsocialismo moderno”, Francesco Sabbatucci sfida le convenzioni del neoliberalismo e propone una rivisitazione del liberalsocialismo adatta ai tempi moderni. Con una critica incisiva alla legge del mercato quando si trasforma in dominio dei più forti, Sabbatucci evidenzia la necessità di una concorrenza mercantile guidata dallo Stato per riequilibrare la democrazia e salvaguardare il bene comune.
“La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica.” (Adriano Olivetti)
Vera imprenditoria, dunque imprenditoria etica e pertanto non neoliberista, è – data la concretezza in cui queste parole si sono tradotte nell’azienda Olivetti – non soltanto possibile ma comunque ingentemente remunerativa per chi vi investa: finanziario-economicamente Adriano Olivetti non se la passava certo male.