Hai presente l’immagine dello scrittore di successo che, ispirato da un evento significativo della sua vita, si chiude nella casa in riva al mare e si immerge nella creazione del suo nuovo best seller, riemergendo solo qualche mese dopo, con il libro bell’e pronto per essere pubblicato?
Bene, prendi questa immagine e cestinala, perché scrivere un libro è qualcosa di profondamente diverso.
Come si scrive un libro?
Chiedersi “come scrivere un libro” è un po’ come chiedersi tutto e niente: da dove si comincia? Per scrivere un libro ci vogliono certo passione e talento, ma anche molto altro. Servono conoscenze, predisposizione, competenza, studio ed esercizio. Tonnellate di esercizio: scrittori non si nasce, ma si diventa.
Per diventare buoni scrittori, c’è poi bisogno dell’aiuto dei professionisti dell’editoria, mediatori indispensabili del rapporto tra creativi e lettori.
Come scrivere un libro: 7 consigli pratici
Lungi dal voler esaurire un argomento così vasto in un solo articolo, diamo alcuni spunti pratici per approcciarsi alla scrittura in modo sistematico.
Leggi tanto (con cognizione di causa)
Punto primo: se vuoi scrivere un libro, devi conoscere i libri. Per conoscere i libri bisogna averne letti tanti e di tutti i tipi, autori, generi e stili diversi.
Per fare il salto qualitativo che differenzia il lettore accanito dallo scrittore, è poi fondamentale leggere con spirito critico. Soffermarsi sulla struttura della trama, sulla caratterizzazione dei personaggi, sulla formulazione dell’incipit e del finale, sulla sintassi e sul lessico aiuta ad affinare la propria tecnica.
Impara a scrivere bene
È difficile pensare che qualcuno possa scrivere un libro se la scrittura non è mai stata il suo forte. La predisposizione è importante, bisogna partire da una buona base ed esercitarsi per perfezionarla.
A questo proposito, i corsi di scrittura creativa – online o in presenza – aiutano parecchio. Un corso è una fonte preziosa di strumenti e strategie, ma solo se è accompagnato dall’esercizio quotidiano. Scrivi tutti i giorni, almeno 1000 parole al giorno. Scrivi di ciò che vuoi, l’argomento non è importante. Ciò che conta è fare tanta pratica e imparare dai propri errori.
Studia le basi della narratologia
La narratologia è lo studio delle sequenze narrative (antefatto, situazione iniziale, complicazione, svolta e conclusione sono le principali), teorizzata negli anni Sessanta da Todorov. E perché dovresti conoscere questa teoria per poter scrivere un libro? Perché la narratologia fornisce gli elementi primari e universali per costruire una storia che funzioni, che regga. I mattoncini con cui costruire la tua storia.
Progetta in dettaglio ogni sezione
L’idea dello scrittore talentuoso preso dal raptus dell’ispirazione è tanto affascinante quanto ingannevole. Tutti i più grandi scrittori pianificano.
Specialmente se quello che ti accingi a scrivere è il tuo primo libro, la progettazione è indispensabile. È l’impalcatura su cui costruire il tuo libro: senza, il progetto crolla. Progettare aiuta a creare una trama coerente e consistente, a evitare gli errori logici e temporali, a non perdere il filo. Aiuta a creare una storia che non infranga il patto narrativo con il lettore, e a evitare il blocco dello scrittore!
Fai una pausa
Una volta che hai consolidato l’impalcatura della tua storia, puoi iniziare con la stesura. L’ideale è scrivere la prima bozza tutta di seguito: il fatto di aver precedentemente pianificato è una garanzia di coerenza e uniformità, quindi puoi permetterti di scrivere, e scrivere, e scrivere finché non sigli la parola “fine”.
Conclusa la prima stesura, fai un bel respiro e poi fermati. Lascia “riposare” il libro, distogli la tua attenzione dalla storia e dedicati ad altro per qualche giorno. Quando tornerai a occuparti del manoscritto, avrai una visione più distaccata e oggettiva.
Chiedi molti feedback
L’occhio esterno è un alleato prezioso quando vuoi scrivere un libro. Una volta che ritieni di aver raggiunto la forma ideale per la tua storia, sottoponi il manoscritto – possibilmente stampato – a parenti, amici o conoscenti. Il loro parere disinteressato e la loro totale estraneità alla storia genereranno giudizi imparziali, gli unici in grado di farti notare stranezze, errori, ambiguità che tu non noteresti.
Sapranno dirti se la storia “regge”, se è coinvolgente oppure noiosa, se è troppo breve o troppo lunga. Saranno i primi veri tester del patto narrativo.
Contatta un editor professionale
È vero che al giorno d’oggi il self publishing va per la maggiore, ma il ruolo dell’editor rimane centrale. Solo un professionista del settore, un fine conoscitore della letteratura e del mercato editoriale, può sostenere un aspirante scrittore nel processo di creazione del suo libro. Non sottovalutarlo.
Sei uno scrittore esordiente? Hai scritto una storia e vuoi pubblicarla? Vuoi saperne di più sugli step da fare per rendere il tuo sogno realtà? Contatta la nostra casa editrice in provincia di Bergamo per una consulenza gratuita.
